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al testo di Stefano Verrengia
Metamorfosi
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METAMORFOSI Se solo potessi, vorrei essere un filo d'erba che ondeggia nel vento, o un'eco, che riecheggia fra le montagne dove a stento il piede umano arriva. Se solo potessi, vorrei essere una riva dove l'onda si infrange, sponda minuta e brillante del gigantesco oceano. Ma questo animo, questo maledetto animo è solo un pesco dai frutti marci, colmi di vermi, colmo di inermi pensieri. Come vorrei darti da bere solo l'azzurro incontaminato, farti respirare solo l'immenso fiato delle giornate d'aprile, quando la Natura sembra sussurrarti in segreto l'eternità. Quante velleità, quante velleità, anima mia! Sei solo terra, arida terra dove non sboccia neanche l'ombra di un fiore, dove solo il dolore si eleva nel suo pulviscolo al mattino. Oh anima mia, anche la Poesia ti ha tediato, anche i versi ormai infastidiscono il tuo naso come fossero merda! Cosa perda la vita ai nostri occhi non so. Una volta era raso una strofa, delicata illusione come l'amore di una donna. Una volta era un bacio una rima, l'ultima carezza di uno sguardo. Ora sono una gonna di una scrofa, un orrendo petardo che urla nelle orecchie come la stupida gente che lo fa esplodere. Se solo potessi, vorrei essere fuoco, che arde e che brilla, sfavilla giallo, rosso, e non sa perché. Se solo potessi, anima mia vorrei essere tenebra, buio assoluto, muto incommensurabile.
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